L’opera scultore è un autoritratto, la scarpetta in ceramica corrisponde alle reali misure di calzatura dell’artista. Sorretta da elementi
aeratori agricoli qui modificati ed estetizzati in modo tale da rendere
l’equilibrio della scultura instabile e precario.
La condizione di subalternità diviene, pertanto, uno spazio di disarticolazione e potenziale resistenza che riguarda la dimensione individuale quanto quella relazionale e collettiva.
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2024, ceramica e ferro, 98 x 28 x 8 cm
The sculptural work is a self-portrait; the ceramic shoe matches the artist’s actual shoe size. It is supported by modified and aestheticized agricultural aerators, designed in such a way as to make the sculpture’s balance unstable and precarious.
The condition of subordination thus becomes a space of disarticulation and potential resistance, affecting both the individual dimension and the relational and collective ones.
