GENERARE CORPI CELESTI – ESERCIZI DI STILE
2020 video installation, different materials, dimensions variable.
Trasformare il cielo in un immenso cartellone pubblicitario attraverso l’utilizzo di un display orbitale per sponsorizzare i più importanti brand della società dei consumi, questo è il futuro dell’advertising.
Se l’antropocentrismo insito nell’uomo ci riserva un futuro del tutto distopico in cui il risplendere di stelle millenarie sarà offuscato da insegne luminose, la privazione del senso di sublimazione derivante dal misurarsi con l’infinito, annullerà anche il rapporto trascendentale nel connettersi con la coscienza dell’esistenza.
In questa alterità mostruosa sarà come divenire ciechi d’innanzi l’infinito.
Paolo è un ipovedente che a causa di una malattia degenerativa ha iniziato a perdere la vista dieci anni fa, a lui ho chiesto di narrare il ricordo di un cielo stellato ma Paolo il cielo non lo ricorda più perché i ricordi visivi sono immagini che devono essere continuamente alimentate, stimolate, rievocate per continuare ad esistere nella memoria. Se quindi non ha più senso ricordare, non ha neanche senso descrivere un non ricordo.
Con il compositore Marco Malasomma, è stato realizzata una complessa architettura sonora in cui il racconto di Palo doppiato in varie lingue diviene spesso incomprensibile per sovrapposizione.
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CREATING CELESTIAL BODIES – EXERCISES IN STYLE 2020
The advertising of the future aims to use the sky as an immense billboard: by sending an
orbital display into the atmosphere, we will be able to see the Amazon or Just Eat logos as if
they were the likeness of ancient stars.
Anthropocentrism places man at the center of the world making him a creator capable of carrying out almost any deed, even that of creating celestial bodies but who, in enacting his will to power, he must necessarily destroy. In this dystopian scenario, our fate will be to become blind looking at the Infinite
The voice of Paolo, a blind man, recounts the emotion of the recollection of being able to see the stars; the artist – in collaboration with the composer Malasomma – has broken down his words, which have been dubbed into various languages, and translated them into music.
Musica Marco Malasomma