UNTITLE 2016, photographic diptych, 19 x 31 inches.
Courtesy Galleria Gilda Lavia
Nel dittico fotografico Untitled, il volto dell’artista è mascherato da una pasta grigia ottenuta dalla frantumazione e trasformazione del basalto.
Attraverso questa azione, Pamela Diamante assume le sembianze di un soldato in missione – un riferimento alla propria vita – o prende le sembianze di un essere naturalmente ibrido.
Le due immagini a confronto mostrano una sessualità androgina, in cui la mascolinità e la femminilità vengono fortificate e annientate fino a diventare prive di genere.
Il dittico mostra come la terra fatta di basalto sia legata e connessa al cosmo, in particolare alla luna (anch’essa fatta dello stesso materiale), e come lo stesso individuo possa essere diverso a seconda del ruolo che ricopre e di chi lo analizza.
In the photographic diptych Untitled, the artist’s face is masked by a grey paste obtained by crushing and transforming basalt.
Through this action, Pamela Diamante takes on the appearance of a soldier on a mission – a reference to her own life – or takes the form of a naturally hybrid being.
The two confronting images show an androgynous sexuality, in which masculinity and femininity are fortified and annihilated until they become genderless.
The diptych shows how the earth made of basalt is linked and connected to the cosmos, in particular to the moon (which is also made of the same material), and how the same individual can be different depending on the role he plays and the person analysing Her/him
PAMELA DIAMANTE 